L’amicizia, quella vera, è come una pianta, se non la curi muore. Gabriele questo lo sapeva e non badava a spese pur di tenere solidi e stabili i rapporti con gli amici. Era così in tutte le sue manifestazioni e tutte le sue iniziative avevano il sapore della continuità.
Lo ha dimostrato con “Sardegna oltre” iniziando a collaborare con la perfetta convinzione di dare un serio contributo alla sua terra, alla sua storia, alle sue tradizioni. In questa rivista trovò la sua casa e in essa si adoperò anima e corpo per dare voce a chi non ne aveva mai avuto. Un’esigenza particolarmente sentita in un periodo in cui grosse concentrazioni editoriali miravano al
monopolio dell’informazione per offuscare le coscienze ed annullarne il pensiero critico in previsione di una imminente globalizzazione. Le zone interne della Sardegna, le sue tradizioni e le sue peculiarietà rischiavano di venire travolte dalle novità imposte dal modernismo e dal consumismo dilagante.
In questo contesto Gabriele Ortu ha giocato un ruolo fondamentale, portando alla ribalta argomenti seminascosti e in quanto tali sconosciuti ai più. Ma il suo occhio era puntato su personaggi del suo paese, Gadoni, i quali senza il suo interessamento a livello mediatico sarebbero rimasti, ingiustamente, in oblio per sempre. Un esempio per tutti: l’invenzione della pistola a rotazione a opera del fabbro gadonese Francesco Antonio Broccu. La notizia, apparsa per la prima volta in “Sardegna oltre”, mise allora in discussione, con precisi riferimenti documentari, la paternità tutta americana dell’arma, nota nel mondo come Colt. In questo opuscolo compare la copia originale di quell’articolo che, ignorato in patria, ha fatto il giro del mondo.
L’impegno di Gabriele non si ferma qui, profonde tracce hanno lasciato le sue poesie, ricche di sentimenti e suoi articoli di ricerca storica sulla Sardegna. Un’attività letteraria e pubblicistica di tutto rispetto che ha contribuito non poco alla diffusione della conoscenza delle nostre radici di popolo e di nazione mancata.
L’amicizia è un valore e in quanto tale è destinata a vivere in eterno perché, secondo il pensiero di Foscolo e anche nostro, quando un amico viene a mancare continua a vivere attraverso le opere nella memoria dei vivi. Per questo motivo Gabriele è vivo in mezzo a noi, perché le tracce che ci ha lasciato hanno il profumo dell’eternità.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno li a guardare. |
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno li a guardare. |
"Chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore". (B. Brecht).
"Nei tempi dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario". (Oscar Wilde) |